La notte, incurante, ne battesima molti
porgendo alla fronte un’impronta
e sono loro gli scomparsi.
Altri aspettano, altri negano, altri fingono
che nulla accada mai.
Altri disperano, altri cercano gli affetti
ritrovandoli daccapo.
Chi vorresti chiamare per nome
sentendolo vicino?
***
A noite, desatenta, abençoa tantos
colocando-lhes na fronte um sinal
e são eles os ausentes.
Outros esperam, outros recusam, outros fingem
que nada acontece.
Outros desesperam, outros procuram afetos
reencontrando-os depois mais tarde.
Quem quererias tu chamar pelo nome
sentindo-o perto?
—
Per ripicca ai contrari
e senza alcuna ricorrenza
-per non somigliare all’eterna penombra-
una fresia, una rosa, la zinnia, il sancarlino
da tenere in salotto, per nutrire lo sguardo
sentirmi vicino
alla normalità.
Quando torneremo alla terra dei passi
guarderemo le erbe da marciapiede
nei cordoli oppure attorno ai tombini
quelle spinte oltre i graticci, ostinate
a raggiungere il cielo, imbarcando colore
accogliendo il calore. O le radici
che scavano, vene vindici e selvatiche
o le puntute spore, le fioriture malviste
libere e contrarie, e rinnovate
anche se attorno è la terra degli errori.
Andrà tutto bene, vedrai. Quando potremo
posso invitarti a venire con me?
***
Por despeito aos contrários
e sem nenhuma recorrência
para não se assemelhar à eterna penumbra –
uma frésia, uma rosa, a zínia, os crisântemos
para manter guardado na sala, para alimentar o olhar
sentir-me próximo
da normalidade.
Quando regressarmos à terra da passagem
olharemos as ervas da calçada
nos lancis ou em redor dos esgotos
aquelas empurradas além das frestas, obstinadas
em alcançar o céu, abraçando cores
agasalhando o fervor. Ou as raízes
que cavam, veias vingativas e selvagens
ou os pontiagudos esporos, o florir não desejado
livre e hostil, e renovado
ainda que à volta esteja a terra dos erros.
Tudo correrá bem, verás. Quando pudermos
posso convidar-te para vires comigo?
Tradução de Victor Oliveira Mateus
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Fabiano Alborghetti (1970). Ha scritto di critica, fondato riviste, creato programmi radio, progetti in carceri,
scuole e ospedali ed è promotore culturale. Collabora inoltre come consulente editoriale per case editrici e riviste
sia in Svizzera che all’estero. È nella commissione di programmazione di diversi festival ed è presidente della
Casa della Letteratura per la Svizzera italiana. Nelle vesti di autore, rappresenta la lingua italiana e la Svizzera nel
mondo su mandati ufficiali e traduzioni di sue poesie sono apparse in volume, riviste o antologie in più di 10
lingue. Ha pubblicato 6 raccolte di poesia tra le quali Maiser (Premio Svizzero di Letteratura 2018) poi prodotto
integralmente come radiodramma dalla RSI Radiotelevisione della Svizzera Italiana. Dal 2017 è al lavoro per un
romanzo in versi basato sulla comunità Walser (Borsa letteraria UBS Cultura e Borsa di creazione della
Fondazione Landis & Gyr). www.fabianoalborghetti.ch